Quando morì, il 6 aprile del 1520, Raffaello Sanzio aveva 37 anni. Nativo di Urbino, s’impose ben presto come uno dei massimi esponenti della storia dell’arte mondiale. Straordinario nel suo talento e anche ambizioso: sceglieva quasi solo dipinti che potessero far fare importanti passi avanti alla sua carriera d’artista. Il primo a dipingere la carne come materia viva e vibrante. Prima di lui, infatti, la pittura sacra era ferma su immagini da venerare e contemplare. Con lui, invece, l’umanità delle Madonne, di Gesù e dei santi raffigurati diventa reale e con quella nuova capacità di connetterci a loro.
RAFFAELLO: 500 ANNI DI UN GENIO
Il 6 aprile ricorrono i 500 anni dalla morte di Raffaelo Sanzio.
Il 6 aprile ricorrono i 500 anni dalla morte di Raffaelo Sanzio.
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